La Vita di Maria Vergine, Imperatrice dell'Universo
Lucrezia scrisse vari libri sulle vite di figure religiose ma La Vita di Maria Vergine, Imperatrice dell’Universo fu la sua opera religiosa più famosa. Così famosa che si sono pubblicate quattro edizioni del libro. Pubblicato nel 1602, l’opera è divisa in quattro libri che raccontano le etappe della vita di Maria dalla sua nascita alla nascita di Gesù fino alla sua assunzione al cielo. La Marinella entra in grande dettaglio negli episodi della vita di Maria utilizzando le sacre scritture (la Bibbia, i Vangeli) e testi apocrifi. Testi apocrifi sono testi che appariscono in certe versioni della bibbia ma soppratutto sono testi che non furono accetati da tutti e quindi non fanno parte di nessuna bibbia ufficiale bensì in alcune edizioni. Marinella usò i testi biblici e apocrifi per inventare dettagli dentro dei racconti scrive Haskins in Who is Mary: “Concentrandosi su quello miracoloso e meraviglioso, Marinella crea monologhi e dialoghi romanzeschi dentro di scene dai vangeli o apocrifo, con lunghi brani descrittivi e visuali. Questi sono elaborati per agitare le immaginazioni dei lettori e per spingere emozioni appropriate, un parallelo letterario al ruolo di arte visuale contemporanea, come un dipinto o una scultura, come parte del processo meditativo.” (Haskins, 120)
In quest’opera, Lucrezia Marinella entra nella vita della Vergine Maria e inventa altri dettagli per poter utilizzare Maria come esempio per le donne da seguire. “Marinella si focalizza su il comportmento femminile e decoro e questioni d’interesse femminile in ogni dove della sua opera.” (Haskins, 3)* “Maria è un modello per tutte le donne giovani, dall’infanzia femminile attraverso le loro vite come spose e madri.” (Haskins,3)* Maria è la donna perfetta ed rappresenta tutte le virtù che donne dovrebbe avere scrive Haskins quando parla del punto di vista di San’Ambrogio sulla virginità di Maria, “...per lui [Sant’Ambrogio] era la donna perfetta, la madre verginale di Cristo che non aveva mai conosciuto il peccato… Lei era per Ambrogio l’esempio della vita cristiana. Così tremendo era il potere del suo oratorio proporrendo Maria come l’esempio per tutte le virtù che i genitori di Milano erano sopresi di vedere i grandi numer delle loro figlie respingere il matrimonio a favore di diventare vergini consacrate o spose di Cristo.” (Haskins, 17) Price e Ristaino fanno la stessa osservazione quando parlano dello stile in cui Marinella scrive su Maria, “ Nella sua descrizione della Vergine Maria, Marinella segue la tradizione letteraria italiana, che promouve Maria come un modello di condotta sacra.”* (Price, Ristaino, 68)
L’opera è anche utilizzata per legare la città di Venezia con la Vergine Maria. Si tratta del mito menzionato nella sezione su Venezia in cui la repubblica si paragonava con la V. Maria. Il libro viene dedicato alle più alte autorità di Venezia: il doge e il senato chiamandoli: il Serenissimo Prencipe [il doge] e l’Eccelsa Signora di Venezia [il senato]. Marinella firma la dedicazione chiamandosi la loro: “Devotissima suditta, e serva”. Quindi, l’opera è dedicata alla città di Venezia che come la Vergine non è state mai toccata da nessun altro. Si fa l’esempio della battaglia di Lepanto contro i turchi vinta da Venezia. La vittoria Venezia si attribue all’intervento della Vergine Maria. Quando Marinella dedica l’opera al governo Veneziano, sta celebrando il legame fra Venezia, “la Serenissima” e la Vergine Maria, “la Serenissima Imperatrice dell’Universo”.
- Madison Mone
In quest’opera, Lucrezia Marinella entra nella vita della Vergine Maria e inventa altri dettagli per poter utilizzare Maria come esempio per le donne da seguire. “Marinella si focalizza su il comportmento femminile e decoro e questioni d’interesse femminile in ogni dove della sua opera.” (Haskins, 3)* “Maria è un modello per tutte le donne giovani, dall’infanzia femminile attraverso le loro vite come spose e madri.” (Haskins,3)* Maria è la donna perfetta ed rappresenta tutte le virtù che donne dovrebbe avere scrive Haskins quando parla del punto di vista di San’Ambrogio sulla virginità di Maria, “...per lui [Sant’Ambrogio] era la donna perfetta, la madre verginale di Cristo che non aveva mai conosciuto il peccato… Lei era per Ambrogio l’esempio della vita cristiana. Così tremendo era il potere del suo oratorio proporrendo Maria come l’esempio per tutte le virtù che i genitori di Milano erano sopresi di vedere i grandi numer delle loro figlie respingere il matrimonio a favore di diventare vergini consacrate o spose di Cristo.” (Haskins, 17) Price e Ristaino fanno la stessa osservazione quando parlano dello stile in cui Marinella scrive su Maria, “ Nella sua descrizione della Vergine Maria, Marinella segue la tradizione letteraria italiana, che promouve Maria come un modello di condotta sacra.”* (Price, Ristaino, 68)
L’opera è anche utilizzata per legare la città di Venezia con la Vergine Maria. Si tratta del mito menzionato nella sezione su Venezia in cui la repubblica si paragonava con la V. Maria. Il libro viene dedicato alle più alte autorità di Venezia: il doge e il senato chiamandoli: il Serenissimo Prencipe [il doge] e l’Eccelsa Signora di Venezia [il senato]. Marinella firma la dedicazione chiamandosi la loro: “Devotissima suditta, e serva”. Quindi, l’opera è dedicata alla città di Venezia che come la Vergine non è state mai toccata da nessun altro. Si fa l’esempio della battaglia di Lepanto contro i turchi vinta da Venezia. La vittoria Venezia si attribue all’intervento della Vergine Maria. Quando Marinella dedica l’opera al governo Veneziano, sta celebrando il legame fra Venezia, “la Serenissima” e la Vergine Maria, “la Serenissima Imperatrice dell’Universo”.
- Madison Mone